giovedì 28 agosto 2008

Le abitudini alimentari nella prima infanzia

  1. Durante la prima infanzia iniziano a strutturarsi i gusti e le abitudini alimentari che formeranno lo stile alimentare dell’età adulta, per cui coltivare corrette abitudini alimentari da parte di tutti i componenti della famiglia è fondamentale per indirizzare il bambino verso uno stile alimentare salutare. Un bambino che impara ad alimentrsi bene sara’ un adulto che si alimentera’ . bene.
    Lo sviluppo delle abitudini alimentari è influenzato dalla struttura familiare, dal livello culturale e dalle interazioni familiari. Se la famiglia ha abitudini alimentari corrette e relazioni interpersonali positive, si svilupperanno stili alimentari e comportamenti alimentari corretti. Nel periodo che va dal 2° al 4° anno di vita, di passaggio dall’asilo nido alla scuola dell’infanzia, il bambino può essere restio ai cambiamenti alimentari e avere una scarsa attitudine a fare nuove esperienze gustative. In questa fase il bambino si nutre di un solo alimento per poi rifiutarlo e passare ad un altro che diventa il suo preferito. Le irregolarità alimentari comuni in questa fase della crescita, possono destare preoccupazione nei genitori.. E’ necessario incuriosire il bambino con nuove proposte e ricette. I genitori debbono porre particolare attenzione all’appetito del bambino, interpretando correttamente i segnali di fame-sazietà evitando di sovra-alimentarlo o sotto-alimentarlo. I bambini vanno alimentati seguendo gli stimoli fisiologici e non deve essere indotti a finire il piatto se sono sazi: va rispettato il senso di autoregolazione del piccolo che è già presente nei primi anni di vita.
    In questo periodo bisogna evitare di ricorrere ad alimenti dolci o salati per far mangiare il bambino, in quanto l’abitudine ad assumere cibi palatabili potrebbe incidere negativamente nelle costruzione delle abitudini alimentari.
    All’ anno di vita, si ha una ridotta accelerazione dell’accrescimento e cambia il rapporto fra crescita ponderale e staturale . Il bambino cresce piu’ in altezza che in peso, e al contrario dei primi mesi di vita ed assume un aspetto più magro ed asciutto. Lo sviluppo del bambino comporta necessariamente variazioni nel fabbisogno energetico e di nutrienti.
    Il fabbisogno energetico espresso in Kilocalorie al giorno per maschi e femmine da 1 a 3 anni nella tabella seguente, (Fonte Larn ) , sono generici ed e’ necessario tener conto del peso, della struttura corporea e delle attivita,fisiche e non, svolte dal bambino:

Età (anni) / Maschi / Femmine
Kcal/giorno / Kcal/giorno
1 / 797-1133 / 739-1056
1,5 / 922-1277 / 854-1190
2 / 1008-1382 / 950-1306
2,5 / 1075-1584 / 1027-1526
3 / 1162-1699 / 1114-1651

Il fabbisogno energetico rispetta una corretta ripartizione dei diversi nutrienti.

* La quota proteica deve rappresentare il 13-15% delle calorie totali, fornita principalmente da alimenti con proteine di alto valore biologico (carne, pesce, uova, latte e derivati), cioè che contengono la presenza di tutti gli amminoacidi essenziali in rapporto equilibrato tra loro. Gli alimenti di origine vegetale (cereali, legumi, verdura, frutta ) contengono proteine di valore biologico inferiore, perché sono carenti in uno o più amminoacidi essenziali. E’ possibile però associare le proteine dei cereali con i legumi per ottenere una miscela proteica completa ed equilibrata con valore biologico paragonabile a quella fornita dalle proteine animali (pasta e fagioli, riso e piselli, pasta e lenticchie etc.).

* L’apporto lipidico passa dal 50% delle calorie totali nel 1° anno di vita gradualmente al 30% alla fine del 2° anno di vita. Nella fascia di età 1-3 anni bisogna porre particolare attenzione all’aspetto qualitativo dei lipidi o grassi. In questa fase della vita è importante assicurare un adeguato apporto di acidi grassi essenziali necessari per lo sviluppo del sistema nervoso, dell’apparato visivo del bambino e per la prevenzione delle malattie cardiovascolari in età adulta. I grassi contenuti nel pesce sono ricchi di acidi grassi essenziali (famiglia omega3, omega 6), pertanto questo alimento prezioso per la salute del bambino deve essere inserito nel menù almeno 2-3 volte alla settimana. Privilegiare i grassi da condimento di origine vegetale, in particolare l’olio extra vergine di oliva, che contiene vitamina E ad azione antiossidante e acidi grassi monoinsaturi (acido oleico) ad azione protettiva, in quanto contrasta l’accumulo di colesterolo nei vasi sanguigni. Limitare gli alimenti contenenti acidi grassi saturi e colesterolo (grassi di origine animale, carni grasse, insaccati ). Un consumo eccessivo di questi alimenti è correlato ad un aumento del rischio di patologie cardiovascolari. - La quota di acidi grassi saturi non deve superare il 7-10% delle calorie totali. Anche alcuni oli vegetali come l’olio di cocco e di palma sono ricchi di acidi grassi saturi. L’abitudine di usare merendine e similarie consumarli soprattutto al di fuori dei pasti non e’ corretto perche’ possono contenere grassi saturi.

* L’apporto di carboidrati dal 40% del 1° anno di vita sale al 50% nel 2° anno di vita e dovrebbe raggiungere il 55-60% nel corso del terzo anno, rappresentati prevalentemente da carboidrati complessi (pasta,riso,orzo, farro, pane etc.) e da una quota di energia fornita da zuccheri semplici (saccarosio, fruttosio, lattosio) che non dovrebbe superare il 15%.
Solo fornendo al bambino una alimentazione variata, associando alimenti di origine vegetale con alimenti di origine animale è possibile assicurare la copertura dei fabbisogni per quanto riguarda i macronutrienti ed in particolare micronutrienti (vitamine e sali minerali ).
Considerato l’elevato fabbisogno di calcio nel periodo della crescita, il bambino dovrebbe assumere almeno 300 ml di latte al giorno, di cui una parte della razione giornaliera può essere somministrata come yogurt o formaggio. Una corretta assunzione di calcio nell’infanzia è fondamentale per un accrescimento adeguato e la prevenzione dell’osteoporosi nell’età adulta. Il calcio si trova in forma altamente disponibile in latte e derivati.
Inoltre è importante assicurare un adeguato apporto di ferro , presente nella carne e pesce in forma altamente disponibile, sia per la prevenzione di una possibile anemia, che per un corretto sviluppo neurointellettivo.

La giornata alimentare “tipo” del bambino va ripartita in 4 o 5 pasti, partendo dalla prima colazione che deve essere sempre presente, i due pasti principali, pranzo e cena intervallati da uno o due spuntini. La ripartizione del fabbisogno energetico giornaliero va suddivisa secondo le seguenti percentuali:
* la prima colazione deve fornire il 15-20% dell’apporto calorico giornaliero;
* lo spuntino di metà mattino il 5% dell’apporto calorico giornaliero;
* il pranzo deve coprire il 40% dell’apporto calorico giornaliero;
* la merenda il 10% dell’apporto calorico giornaliero;
* la cena il 30% dell’apporto calorico giornaliero

mercoledì 27 agosto 2008

Petto di pollo farcito

Cosa ti serve:
- 1 filetto di pollo (mezzo petto);
- 1 fettina di prosciutto cotto;
- 1 fettina di formaggio (fontina, emmenthal, asiago);
- 1 uovo;
- 2 cucchiai di pangrattato;
- sale;

Come lo prepari:

Fai un taglio nel petto di pollo in modo da creare una tasca. Farcisci con il prosciutto e il formaggio e chiudi bene con uno stecchino di legno.Passa nell'uovo sbattuto e poi nel pangrattato e sala leggermente.Cuoci in forno a 180° per 20/25 minuti circa.

domenica 24 agosto 2008

Sformatino di zucchine

Cosa di serve:

1 kg di zucca
100 gr di fontina
Parmigiano q.b
Burro q.b.
Latte
Sale

Come si prepara:

Sbucciate la zucca, privatela dei semi e dei filamenti e tagliatela a fette sottili.Scottate per un paio di minuti le fette e scolatele delicatamente avendo cura che non si rompano.Imburrate una pirofila, copritela, quindi, con uno strato di fette di zucca, salate.Coprite, quindi, con la fontina tagliata a fette e spolverate con il parmigiano.Procedete in questo modo fino a riempire tutta la pirofila alternando le fette di zucca a quelle di fontina e coprendo sempre il tutto con il formaggio grattugiato.Una volta ultimato, versate su tutto un bicchiere di latte e aggiungete il burro a fiocchetti sulla superficie.Coprite con un foglio di alluminio e cuocete nel forno a 180°. Dopo una ventina di minuti, togliete il foglio di allumino e continuate la cottura fino a quando non si sarà formata una crosticina dorata e croccante.Servite tiepido.

giovedì 21 agosto 2008

Polpettine di nasello e patate

Cosa ti serve:

100 gr patate;
40 gr nasello;
latte;
mezzo tuorlo;
pane gratugiato;

Come si prepara:

Cuocete a vapore separatamente le patate e il nasello.Tritate il nasello e mescolateli insieme.Unite il tuorlo e qualche cucchiaio di latte.Formate delle palline, passatele nel pane gratugiato e cuocete in forno a 200° per 5/10 minuti.Servite caldo.

domenica 17 agosto 2008

Asilo nido, quale alimentazione?

Settembre è il mese della scelte per tutti i genitori alle prese con la crescita del primo bambino. L’apertura delle scuole porta a prendere la decisione se far iniziare al proprio pargolo l’esperienza dell’asilo nido con la conseguente problematica relativa all’alimentazione e alle sue esigenze nutrizionali. Per una scelta giusta e opportuna è dunque fondamentale creare, attraverso le garanzie offerte dall’istituto prescelto, una continuità tra l’ambiente familiare e l’asilo nido in un clima di collaborazione. Sia a casa che a scuola bisogna proporre gli stessi alimenti, quindi il modello alimentare deve essere omogeneo per indirizzare il bambino verso abitudini alimentari corrette. E’ dunque importante che i genitori si interessino ai menu’ proposti dalla scuola e la scuola chieda il supporto dei genitori.

Quando il bambino consuma un alimento in un contesto sociale favorevole, come l’asilo nido, dove non viene tenuto sotto controllo, nutrirsi diventa per lui un vero piacere ed è disposto a fare nuove esperienza gustative. Il contesto sociale è quindi uno dei fattori determinanti nell’accettazione dell’alimento. La possibilita’ di vedere e mangiare con altri bambini gli stessi alimenti, aiuta il processo di diversificazione dell’alimentazione, con la conoscenza di altri sapori e consistenze, superando anche quelle difficolta’ che in ambiente familiare si incontrano.
Per superare eventuali rifiuti, lo stesso alimento va proposto più volte sia a casa che a scuola, presentandolo con modalità diverse in modo da stuzzicare la curiosità del bambino. Mangiare è anche imparare a stare insieme in un sistema di regole condivise, che consente di accogliere meglio nuove esperienze gustative e superare diffidenze verso cibi nuovi. Il momento del pasto al nido costituisce per il bambino l’ acquisizione dell’autonomia.
Conoscere gli alimenti significa per il bambino fare conoscenza con l’aspetto visivo, gustativo e tattile del cibo.

Ma la mensa scolastica deve assicurare certi standard:

* La qualita’, prima di tutto e la quantita’ adeguata: le porzioni debbono a misura di bambino, per porzionatura e consistenza in relazione all’età.

* Gli alimenti nuovi debbono essere introdotti gradualmente senza forzare il bambino, un po’ come il momento dello svezzamento, e serve a familiarizzare gradatamente con una nuova visione e ambientazione del pasto fuori casa.

* I tempi del pasto: il bambino apprende un ritmo regolare nel consumo dello spuntino mattutino, pranzo e merenda pomeridiana e il rispetto delle principali regole: la corretta postura a tavola, l’igiene relativa alla pulizia delle mani e dei denti.

* Preparazioni semplici e appetibili : il bambino apprezza cibi semplici e gusti naturali.

In conclusione: la scelta della giusta scuola passa anche per una buona mensa e per una fattiva collaborazione tra scuola e genitori....soprattutto all'inizio di un lungo percorso dietetico del vostro bambino.

Pasta ai formaggi

Cosa ti serve:

Pasta 50 gr.(il tipo di pasta e’ tua scelta, secondo il gusto..meglio pasta corta)
100 gr. circa di formaggio (sono ottimi i formaggi di montagna un po’ saporiti, come il Montasio semi stagionato, la Fontina o il Taleggio);

1 cucchiaio colmo di Parmigiano o Grana stagionato;
1 dl di latte20 gr di burro;

Come lo prepari:

Taglia il formaggio a dadini e mettilo in un pentolino con il latte. Lascia riposare per circa venti minuti. Unisci il burro e scalda il tutto a fuoco molto basso. Condisci la pasta e spolvera con il formaggio grattugiato.

venerdì 8 agosto 2008

Insalata estiva

Cosa ti serve:

Pomodori;

Uova sode a fettine;
Mozzarella a dadini;
Basilico;
Mais;
Tonno sgocciolato;
Olio e sale qb.

Come si prepara:

Unire tutti gli ingredienti tagliati a piccoli pezzi e condire a piacere. Facile , veloce e poi... conditela a vostro e loro piacimento.